Silvia Mezzanotte si racconta

Silvia Mezzanotte si racconta

di Silvia Mezzanotte (cantante, ex solista dei Matia Bazar)

Articoli sul Reiki, insegnamenti ed esperienze

Cinque anni fa, l’incontro con la disciplina Reiki cambiò la mia vita… (siamo nel 2008).
Ho iniziato questo percorso cinque anni fa, senza sapere esattamente dove mi avrebbe portato e con lo scetticismo che pervade la maggior parte delle persone che si accostano a una novità.
La sensazione che vivevo da molti anni era una inquietudine sostanziale che accompagnava le mie giornate e le mie notti, un piccolo dolore sordo in fondo all’anima che ormai era diventato un’abitudine, al punto di pensare che l’accettazione di questo mal d’anima fosse la sola cosa possibile.
Poi, una sera, cantando in un locale, ho incontrato la persona con la quale ho condiviso il mio percorso. È la mia Master Reiki, ed è la persona più sincera che io conosca.
Con lei ho conosciuto questa disciplina, il Reiki, che crescendo si è fatta filosofia di vita inducendomi a rivoluzionare completamente il mio modo di essere, di vivere, di pensare.
Il Reiki non è magia, non è stregoneria ma solo una disciplina che ti permette, tramite un semplice corso di iniziazione, di avvicinarti maggiormente alla tua anima. Il Master ti aiuta ad aprire i tuoi naturali canali di ricezione dell’energia e dico naturali perch  chiunque ottiene, per prima cosa, l’effetto fisiologico di liberare con le mani un calore terapeutico simile, solo simile, alla pranoterapia.
Con questo calore puoi curare te stesso e gli altri dai disturbi che ti affliggono ed è proprio per curare le mie corde vocali doloranti che ho iniziato…
Esistono tre livelli di Reiki: con il primo si ottiene l’apertura dei canali di ricezione, con il secondo l’apertura dei canali con i quali puoi utilizzare tre simboli fondamentali per il potenziamento e l’invio dell’energia, con il terzo, il master e la possibilità di insegnare.
So bene che esistono correnti diverse e Master che insegnano ai loro allievi a tenere il più possibile nascosti i simboli del secondo livello.
Pur rispettando il percorso di chiunque, faccio invece parte di quella corrente secondo cui la condivisione è lo strumento migliore per dare la possibilità, a chi si avvicina, di appassionarsi.
Credo che tutti quelli che praticano il Reiki siano felici di donare la propria energia e la loro conoscenza a che manifesta un certo interesse verso queste discipline. Per questo motivo mi metto in gioco parlando di me e raccontando, in prima persona, cose che fanno parte della mia spiritualità.
La mia natura e il mestiere che ho scelto mi spingono a comunicare prima attraverso le emozioni del canto, che sanno oltrepassare gli schemi mentali, poi con le parole.
C’è voluto cuore e coraggio per tracciare un Cho Ku Rei in diretta televisiva dal palcoscenico del Festival di Sanremo, ma la mia felicità è che attraverso quel simbolo molti hanno scritto e io ho il privilegio di poter parlare di questa cosa che mi appassiona come la mia vita stessa.
Inoltre vorrei dire a tutte le persone risentite di questa mia rivelazione che esistono testi reperibili in tutte le librerie che descrivono nel dettaglio i simboli ma chiunque abbia affrontato un secondo livello sa che senza l’iniziazione nessun di quelli ha effetto. Perci  mi sento libera di parlarne e anche di sdrammatizzare e di scherzarci un po’ su. Anche divertirsi è uno scopo fondamentale del vivere.
Attraverso il Reiki ho incominciato a leggere libri, a fare domande e cercare risposte sul mio mal d’anima, scoprendo lentamente, giorno dopo giorno, che nel mio intimo avevo rinchiuso e abbandonato le mie aspirazioni più vere, avevo spento i sogni e mi stavo semplicemente lasciando vivere senza avere alcun potere sulla mia vita.
Lentamente, utilizzando anche altre discipline della New Age, come la Chinesiologia applicata, l’ipnosi vigile e altre ancora, ho permesso al mio inconscio di far affiorare le problematiche sommerse che riguardavano la mia infanzia e inesorabilmente, anche soffrendo molto, le ho affrontate, imparando a rispettare di più me stessa, a costruire e interagire con le persone in modo più diretto e sincero.
Perché? Perché attraverso questa filosofia ho imparato la comprensione e il rispetto del percorso altrui, qualunque esso sia.
Il rispetto mi ha portato a smettere di giudicare il comportamento degli altri secondo gli schemi classici e mi ha spinto a interrogare me stessa in loro funzione chiedendomi sempre, anche nelle situazioni drammatiche, perché il destino mi mette di fronte a un certo evento e cosa quello mista insegnando, cosciente che l’unico modo che abbiamo per cambiare il mondo e cambiare noi stessi.
Così, anche il dolore diventa uno strumento di crescita attraverso il quale ti viene data un’indicazione di percorso. Piano piano sono cresciuta e ho scoperto di essere sempre più, e sempre meglio, nella corrente dell’Universo, mentre prima avevo la sensazione di combattere con i mulini al vento.
Vi ho descritto il mio percorso iniziale con l’unico intento di incuriosirvi o magari indurvi a una riflessione. Adesso esistono molte possibilità per vere ulteriori informazioni. Attraverso i libri, giornali o centri New Age in cui si praticano le discipline di cui parlavo prima.
Ognuno deve trovare la propria strada.
Vi ringrazio di cuore per i complimenti e l’attenzione che mi avete rivolto e a ognuno di voi auguro un futuro pieno di sogni realizzati.
Perchè realizzare i sogni si può. Ve lo garantisco.

Con affetto Silvia