Lezione di Astrologia

Lezione di Astrologia

Il documento più antico sull’Astrologia è stato rinvenuto nell’area mesopotamica, a Ninive, nella biblioteca del Re assiro Assurbanipal, morto nel 626 a.C. La biblioteca, costituita da tavoletta d’argilla (che oggi si conserva al Britsh Museum di Londra) scritta in caratteri cuneiformi e contenenti i calcoli per le orbite dei principali pianeti, è stata attribuita all’evoluto popolo dei Sumeri, nel 3000 a.C.
Intorno all’anno 1000 a.C. furono i sacerdoti Caldei a detenere l’esclusiva della conoscenza astrologica. Conoscevano i vari fenomeni dell’eclissi di Sole e di Luna, le stelle fisse e il rapporto deistico dei pianeti: Astrologia, Astronomia e Religione avevano lo stesso significato e non esistevano “oroscopi individuali”, nati vari secoli dopo.
Il primo oroscopo venne fatto nel 410 a.C. al figlio del re Shuma Usur, e il secondo fu per Alessandro Magno nel 356 a.C.
Dal VII al IV secolo a.C. l’astrologia divenne popolare fra i Persiani, Indiani, Cinesi e penetra in Grecia. Ma già secondo lo Zend-Avesta, il libro sacro dei Persiani e, nell’epopea Indù cantata nel Ramayana e nei libri sacri d’Egitto, i segni dello zodiaco ed i loro occulti significati erano apparsi molto tempo prima.

Fra le bellissime leggende che ci sono state tramandate, due sono particolarmente affascinanti per chi si occupa di astrologia. Dicono i libri sacri d’Oriente che Rama, Re Indiano dei Veda, vissuto quattro o cinquemila anni prima della nostra era, il primo uomo al quale il Dio vivente Ormuzd abbia parlato, grande Re grande profeta, volendo guarire il suo popolo dalla piaga nefasta dei sacrifici umani e offrire a tutti gli esseri la catena d’amore, ebbe un giorno un sogno:
Rama si accorse di trovarsi in un tempio aperto, dalle larghe colonne, al posto della pietra del sacrificio si innalzava un altare, presso il quale stava in piedi il Genio che lo ispirava e sempre gli parlava durante il sogno. Egli aveva nella destra una face (elemento fuoco), nella sinistra una coppa e sorridendo disse: ” Rama, sono contento di te. Vedi questa face? È il sacro fuoco dello spirito divino. Vedi questa coppa? È la coppa di vita e amore. Dà la face all’uomo, la coppa alla donna”.
Rama obbedì e non appena ebbe l’uomo impugnato la face e la donna la coppa, il fuoco divampò spontaneo sull’altare… e il tempio si ampliava e le colonne si alzavano e salivano fino al cielo, sì che il firmamento divenne la sua volta. Rama, rapito dal sogno, si vide trasportare sulla cima di una montagna, sotto il limpido cielo stellato, mentre il suo Genio standogli accanto, gli spiegava il senso delle costellazioni e gli faceva leggere nei fiammeggianti segni dello zodiaco i destini dell’umanità”.
Quando Rama, dopo essere diventato padrone dell’India e Re spirituale della Terra per virtù della sua energia, del suo Genio e della sua bontà, oramai vecchio si ritrasse sul monte Albori, fra Balk e Bamyan, in un rifugio conosciuto dai suoi discepoli, lasciò loro come testamento i segni dello zodiaco.

Il cerchio zodiacale per la sua forma, per la suddivisione in dodici Case, a cui corrispondono i dodici segni, può essere definito “ruota della vita”.
Ciascuna Casa, infatti, rappresenta un settore dell’esistenza di un individuo ed è influenzata dal segno zodiacale nel quale si trova a cadere.

Maria

Il seminario di Astrologia 1° anno è suddiviso in 14 lezioni.